CAMBIO DI STAGIONE E SBALZI DI TEMPERATURA: 4 ITALIANI SU 10 SONO METEOROSENSIBILI ECCO I CONSIGLI DELL’ESPERTO PER L’ENERGIA AL TOP CON LA BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP

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  • Il passaggio dall’inverno alla primavera è vissuto con difficoltà da 9 italiani su 10. A questo, si sommano anche gli sbalzi termici di questi giorni. Dalla sindrome dello Scirocco, alla pioggia e all’eccesso di umidità, il meteo influisce sull’umore e sull’organismo.
  • Nel mondo, il 25-35% della popolazione soffrirebbe per le variazioni climatiche e, solo in Italia, i meteorosensibili rappresentano circa il 30-40% della popolazione (Fonte: Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’università degli Studi di Milano), con una sintomatologia che va dal malessere generalizzato a stanchezza, palpitazioni, insonnia, ansia cefalea.
  • La Bresaola della Valtellina Igp, grazie alle sue proprietà nutrizionali (sali minerali, vitamine, proteine a fronte di pochi grassi), è un alimento ideale per affrontare il «mal di primavera», tanto da essere considerata, a giusto titolo, al pari di un integratore naturale.

È una primavera capricciosa, con continui sbalzi climatici che portano su e giù le temperature e anche chi non è meteoropatico ne risente. E in questi casi, anche se potrebbe sembrare strano, anche un buon piatto di Bresaola della Valtellina Igp può aiutare a mitigarne gli effetti. Nel mondo, il 25-35% della popolazione soffrirebbe per le variazioni climatiche soprattutto se brusche e inattese e, solo in Italia, i meteorosensibili rappresentano circa il 30-40% della popolazione (Fonte: Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’università degli Studi di Milano), con una sintomatologia che va dal malessere generalizzato a stanchezza, palpitazioni, insonnia, ansia e cefalea. Senza contare che i continui sbalzi di temperatura possono compromettere le difese immunitarie, causando raffreddori o altri malanni. Si tratta di una sindrome aspecifica che in molto Paesi (Austria e Svizzera in primis) è riconosciuta come patologia vera e propria: è la “sindrome da scirocco”, più recentemente conosciuta con il nome di “Föhn(un vento frequente nelle Alpi sul versante svizzero-germanico), quello che i Latini chiamavano “Flavonius”. Il nostro sistema immunitario è la barriera più importante che abbiamo, ma per svolgere pienamente le sue funzioni, necessita anche di un adeguato apporto di energia e di macro e micronutrienti, possibile solo con una dieta bilanciata e varia. Ma quali sono i nutrienti più importanti che assicurano il corretto funzionamento del sistema immunitario e in quali cibi li troviamo? La Bresaola della Valtellina IGP, grazie alle sue proprietà nutrizionali (sali minerali, vitamine, proteine a fronte di pochi grassi), è un alimento ideale per affrontare il «mal di primavera», tanto da essere considerata, a giusto titolo, al pari di un integratore naturale. Inoltre, il triptofano (ne apporta una buona quantità, 336.2 mg/100 g di prodotto, di cui 15 mg liberi) aiuta anche l’umore.

 

GLI ALLEATI DEL SISTEMA IMMUNITARIO: ZINCO, MAGNESIO, FERRO E VITAMINA B

Da un punto di vista scientifico, nel 1984, lo psichiatra Norman E. Rosenthal ha identificato la meteoropatia come Disturbo Affettivo Stagionale (Seasonal Affective Disorder, SAD) correlato alle variazioni ambientali. Le donne, gli anziani e gli ipertesi sono i più sensibili, così come chi soffre di cefalea cronica o di sindromi osteoarticolari, perché al variare dei parametri meteorologici, si riduce la soglia del dolore. “Per combattere le stranezze del tempo – suggerisce Luca Piretta, Gastroenterologo e Nutrizionista, Università Campus Bio-medico di Romavalgono le regole di buon senso come fare attività fisica per almeno 20 minuti al giorno, evitare la frenesia di scoprirsi subito vista la prossimità della bella stagione, idratarsi correttamente bevendo acqua più mineralizzata e curare l’alimentazione”. Tra i principali micronutrienti classici (vitamine e minerali), che sostengono il normale funzionamento del sistema immunitario e le difese naturali, oltre alle vitamine E, D e C, alcuni lavori scientifici indicano anche le vitamine del complesso B e alcuni minerali come zinco, magnesio e ferro. “Questi 4 elementi sono necessari all’organismo per vari motivi, anche per il sistema immunitario, ma ricordiamo sempre che ogni nutriente svolge una sua funzione e che non esiste un alimento (ma neanche un solo gruppo di alimenti) in grado di fornirli tutti in modo adeguato – continua Luca Piretta. Quello che conta è la qualità della razione alimentare globale con una dieta varia ed equilibrata”. All’interno di questo regime, che deve seguire i dettami della dieta mediterranea con una prevalenza di alimenti di origine vegetale non devono però mancare anche quelli di origine animale come la Bresaola della Valtellina IGP, specifica l’esperto, che “è una buona fonte di questi 4 elementi e ha caratteristiche positive dal punto vista nutrizionale: non è grassa e ha pochissime calorie e ha anche un buon contenuto di questi minerali e vitamine che possono contribuire a migliorare l’efficienza del nostro sistema immunitario”.

 

BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP, IDENTIKIT DEL SALUME CHE AIUTA RIPOSO E BUONUMORE

Una porzione di 50 grammi (consigliata dai nutrizionisti) apporta mediamente 76 calorie e solo 1 grammo di lipidi. È ricca di proteine nobili di alto valore biologico (amminoacidi essenziali che vengono facilmente utilizzati dall’organismo), non mancano i sali minerali preziosi per la salute complessiva dell’organismo, soprattutto ferro, zinco, fosforo, potassio e selenio, preziosi alleati del metabolismo e del sistema immunitario. Basti pensare che 100 grammi di Bresaola della Valtellina IGP contengono 4,5 mg di zinco, 26 mg di magnesio e 2,6 mg di ferro. È inoltre ricca di vitamine del gruppo B (B1, B6 e soprattutto B12, tanto che una porzione da 50 grammi è in grado di coprire il 18% del fabbisogno della popolazione adulta – Fonte: tabelle di composizione degli alimenti del CREA).  Sono assenti i carboidrati, il calcio e la Vitamina D, integrabili associando alla bresaola del pane e qualche scaglia di formaggio grana o parmigiano. La Bresaola della Valtellina IGP, rispetto a molte altre carni trasformate e lavorate, contiene un livello significativo di triptofano (336.2 mg/100 g di prodotto, di cui 15 mg liberi), l’amminoacido precursore della serotonina e della melatonina, due neurotrasmettitori che regolano l’umore, il ciclo sonno-veglia, l’appetito e la memoria. Un aumento di serotonina porta un senso di felicità, riduce l’ansia, l’aggressività e allevia il mal di testa. “Esiste una stretta relazione tra cibo e umore, e determinati alimenti hanno un forte potere riequilibrante – continua Luca Piretta -. I cibi giusti sono quelli ricchi di specifici micronutrienti (cioè, presenti in piccole quantità) come le vitamine del gruppo B (soprattutto B12, considerata la vitamina dell’energia), la vitamina C, gli acidi grassi omega-3 e il triptofano (un aminoacido essenziale presente nella maggior parte delle proteine che assumiamo con gli alimenti) che possono migliorare concentrazione e memoria. Il triptofano ha un effetto positivo sullo stress, perché, in presenza di vitamine del gruppo B, di carboidrati e di ferro, aumenta la produzione della serotonina. Inoltre, favorendo la sintesi della melatonina il triptofano può essere molto utile nel periodo primaverile dove si allungano le giornate, si introduce l’ora legale e pertanto anche il ritmo sonno-veglia può essere sregolato”.

 

Per ottenerne quantità elevate e aumentare così la produzione di serotonina, è consigliabile realizzare combinazioni gustose tra alimenti che contengono questo amminoacido essenziale, come ad esempio pane con la Bresaola della Valtellina IGP e scaglie di parmigiano, oppure riso con gamberi, pasta e ceci, yogurt/latte con cereali, ecc. È importante sottolineare, infine, che la Bresaola della Valtellina IGP, al pari di chiunque altro alimento, va sempre inserita nell’ambito di abitudini alimentari ben equilibrate, con una scelta quanto più ampia possibile di alimenti, privilegiando il consumo di prodotti vegetali di stagione.

 

Questa azione è stata realizzata con il cofinanziamento del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) – PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 DELLA LOMBARDIA -GRUPPO DI AZIONE LOCALE VALTELLINA: VALLE DEI SAPORI 2014-2020 SCARL.

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