La Lombardia, prima regione manifatturiera d’Italia – tra le prime in Europa – sta per assumere la guida dell’Alleanza Europea delle Regioni Automotive. Al vertice di questo organismo sarà Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia. Il passaggio avverrà dopo l’insediamento della nuova Commissione Ue. Nel momento in cui è in corso un ripensamento generale sulle decisioni ideologiche prese a suo tempo e che hanno dato vita al piano “Fit for 55”, il fatto che sarà la Lombardia a guidare l’Alleanza, determinerà un ulteriore impulso verso le alternative green alla sola auto elettrica: ovvero i biocarburanti – dove l’Italia primeggia – i carburanti sintetici e l’idrogeno. Dell’Alleanza fanno parte 34 Regioni del Vecchio Continente che rappresentano il 31 per cento del prodotto interno lordo. Formatasi nel 2022, l’Alleanza ha avuto un ruolo determinante nel palesare gli impatti negativi della transizione verso la sola mobilità elettrica, dal 2035, sull’occupazione e l’industria Automotive. Da qui l’importanza di stabilire le strategie del nuovo percorso dell’Alleanza.Il convegno, moderato da Pierluigi Bonora, Direttore di ACI Radio, è stato organizzato per capire – interfacciandosi con importanti realtà del territorio – il presente e il futuro delle motorizzazioni sostenibili. Occorre insomma esaminare la necessità di ridurre le emissioni, l’evoluzione di veicoli e carburanti, le prestazioni dei motori, gli assetti normativi. E anche i rischi di discriminazione sociale causati dai costi ancora eccessivi dell’elettrico. Una mobilità caratterizzata da motori a combustione interna alimentati da low carbon fuels può invece affiancare la mobilità elettrica nel trasporto stradale in modo efficace, garantendo soluzioni accessibili a tutti i cittadini. Attraverso i biocarburanti, che già oggi rappresentano il 10 per cento di energia rinnovabile sulla domanda totale di energia nei trasporti, sarebbe quindi possibile ridurre con effetto immediato la carbon intensity dei combustibili liquidi.
Alla tavola rotonda sono intervenuti Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia; Geronimo La Russa, Presidente di Automobile Club Milano; Mariarosa Baroni, Presidente di NGV Italy; Simonpaolo Buongiardino, Presidente Federmotorizzazione; Marco D’Aloisi, Responsabile Comunicazione e Stampa UNEM; Saverio Gaboardi, Presidente CLM – Cluster Lombardo della Mobilità; Francesco Giunti, Responsabile iniziative integrate e attività regolatorie Eni; Massimo Tentori, Delegato per i Veicoli Industriali Federauto; Fabrizia Vigo, Responsabile Area Relazioni Istituzionali ANFIA.
L’assessore regionale Guido Guidesi ha sottolineato che l’intento è di arrivare alla piena neutralità tecnologica. “In che modo? Con una pluralità di trazioni per la mobilità che ci possa consentire di avere una mobilità impatto zero, senza subire conseguenze devastanti dal punto di vista sia economico sia sociale. Quello che dicevamo due anni e mezzo fa purtroppo si sta verificando. Quindi è necessario convincere coloro i quali in questo tentativo di transizione hanno commesso degli errori, che si può arrivare all’obiettivo di una mobilità a impatto zero e di una mobilità green attraverso una pluralità di trazioni, compreso il motore endotermico. Tutto questo attraverso
l’innovazione, la ricerca e ciò che mettono le nostre aziende sono capaci di mettere in campo”.
“La promozione della mobilità green tramite la neutralità tecnologica e l’uso dei biocarburanti sono componenti cruciali per una transizione verso un sistema di trasporto più sostenibile”, ha affermato Geronimo La Russa, presidente di Automobile Club Milano. “I biocarburanti offrono un’alternativa rinnovabile ai combustibili fossili, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra e a mitigare l’impatto ambientale del settore dei trasporti. Inoltre, la neutralità tecnologica permette di esplorare e adottare una varietà di soluzioni, come veicoli elettrici, ibridi, a idrogeno e a biocarburanti, garantendo flessibilità e adattabilità alle diverse esigenze e condizioni locali. Questo approccio favorisce una transizione graduale verso una mobilità più sostenibile, promuovendo allo stesso tempo l’innovazione e lo sviluppo tecnologico nel settore dei trasporti”, ha concluso La Russa.
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