Il fumo è nemico della salute orale e causa di invecchiamento precoce della pelle. In occasione del 31 maggio, data in cu si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco, l’occasione per riflettere sui danni causati dal fumo alla salute ed un invito ad incoraggiare l’abbandono di questa abitudine dannosa anche per l’estetica.
La Giornata mondiale senza tabacco è una ricorrenza, celebrata annualmente il 31 maggio, il cui scopo è quello di incoraggiare le persone ad astenersi per almeno 24 ore dal consumo di tabacco, invitandole a smettere di fumare in via definitiva. Il tema scelto per il 2025 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è “Unmasking the appeal: Exposing industry tactics on tobacco and nicotine products”, ovvero smascherare le strategie dell’industria del tabacco e della nicotina per rendere questi prodotti più accattivanti, in particolare per i più giovani.
Tra le aree maggiormente colpite dal fumo c’è la bocca: denti, gengive, mucose risentono direttamente e indirettamente degli effetti nocivi del tabacco. Sono state ampiamente dimostrate anche alterazioni del gusto e anche l’implantologia orale, sempre più diffusa, può essere compromessa nei soggetti fumatori.
Il fumo danneggia i denti: come e perché
Chi fuma frequentemente può notare un progressivo ingiallimento dei denti- spiega il dottor Massimiliano Rea odontoiatra presso Poliambulatorio Medico Odontoiatrico Erresse di Ferrara- la nicotina e il catrame contenuti nelle sigarette si legano alla superficie dentale e penetrano nello smalto, alterandone il colore. Tuttavia, l’impatto non è solo estetico: il fumo contribuisce alla formazione di placca e tartaro, ostacolando una corretta igiene orale e favorendo l’insorgenza della carie .
Gengive e mucose: i bersagli silenziosi del fumo
Il fumo compromette la vascolarizzazione dei tessuti orali- prosegue il dottor Rea-riducendo la capacità delle gengive di difendersi dagli attacchi batterici. Questo spiega perché nei fumatori la malattia parodontale progredisce più rapidamente e con sintomi meno evidenti: il sanguinamento può essere mascherato da una vasocostrizione indotta dalla nicotina. Anche la mucosa orale risente dell’azione irritante delle sostanze inalate: si possono manifestare alterazioni cellulari, lesioni precancerose e una maggiore incidenza di infezioni micotiche e leucoplachie .
Il fumo e il rischio di carcinoma orale
Il carcinoma del cavo orale rappresenta circa il 2,1 % di tutti i tumori a livello globale ed è quindicesimo per incidenza fra tutte le neoplasie. Si tratta di una neoplasia maligna che può colpire lingua, pavimento della bocca, guance e palato. Fumo e alcol rappresentano i principali fattori di rischio, soprattutto se combinati: nei fumatori la comparsa di leucoplachie (lesioni delle mucose “bianche”) ed eritroplachie (lesioni delle mucose “rosse”) è più frequente e può essere un primo segnale di allarme. Eppure, nonosatnte il carcinoma della bocca spesso si preannunci per tempo, in molti casi la diagnosi avviene in stadio avanzato.
Gusto e olfatto: i sensi attenuati dal fumo
Fumare altera la percezione dei sapori e degli odori- aggiunge il dottor Rea-Questa alterazione è dovuta a un danno diretto alle cellule sensoriali della lingua e del naso, ma anche alla riduzione del flusso sanguigno e all’aumento dell’infiammazione locale. Questi effetti sono parzialmente reversibili: smettere di fumare consente, nel tempo, un recupero delle capacità sensoriali.
Sigaretta elettronica: un’alternativa innocua?
Le sigarette elettroniche sono spesso presentate come meno dannose rispetto a quelle tradizionali. Tuttavia, diversi studi hanno evidenziato che anche queste possono provocare effetti negativi sul cavo orale. L’aerosol inalato contiene sostanze irritanti e potenzialmente tossiche, che possono contribuire all’infiammazione gengivale, alla secchezza della bocca e alla modificazione della flora batterica orale.
Fumo e impianti dentali: un binomio problematico
Il fumo è considerato uno dei principali fattori di rischio per il fallimento implantare. La compromissione della microcircolazione, l’alterazione del processo di guarigione e l’aumentato rischio di infezioni perimplantari sono aspetti documentati.
Dopo il fumo: come aiutare il sorriso a ritrovare il suo splendore
Smettere di fumare è il primo passo per migliorare l’aspetto e la salute della bocca- evidenzia l’esperto- Con le corrette terapie iginiche ed odontoiatriche e con la coretta igiene domiciliare, i tessuti orali recuperano parte della loro vitalità, e si può intervenire per ridurre I danni che nel frattempo sono stati creati dal fumo. Si possono correggere anche le alterazioni del colore dei denti attraverso l’igiene orale e lo sbiancamento effettuato in sicurezza da un professionista.
Il fumo, purtroppo, non colpisce un solo organo, ma l’intero organismo. È un nemico silenzioso che mina ogni giorno la nostra energia, la nostra pelle, il nostro respiro. In particolare, per le donne- evidenzia la dottoressa Laura Mazzotta – Medico Estetico, Nutrizionista, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva e direttore Sanitario Poliambulatorio Aesthe Medica di Ferrara- in gli effetti sono ancora più subdoli: il metabolismo può alterarsi, la pelle perde elasticità prima del tempo, le rughe si accentuano, e anche la salute ormonale può risentirne.
Smettere di fumare migliora la qualità del sonno, la concentrazione, l’umore e riduce sensibilmente il rischio di gravi patologie cardiovascolari e oncologiche. Ma non solo. Anche la qualità della vita migliora radicalmente: si recuperano energie, si riscoprono gusti e profumi, si riduce il senso di affanno, e si guadagna una nuova percezione di sé.
È davvero possibile invertire i danni estetici?
La risposta è sempre la stessa- prosegue l’esperta- non è mai troppo tardi per prendersi cura di sé. Con la giusta combinazione di trattamenti e uno stile di vita sano, è possibile ottenere risultati visibili e duraturi. Ma tutto parte da una decisione: quella di smettere.
Pelle più bella e meno rughe: la bellezza che rinasce quando si smette di fumare
Uno degli effetti più evidenti del fumo è proprio sulla pelle. La cute delle fumatrici tende a essere più spenta, più grigia e meno elastica, perché il fumo riduce l’apporto di ossigeno ai tessuti e accelera la distruzione del collagene, la proteina responsabile della compattezza e tonicità cutanea. I danni estetici si concentrano soprattutto intorno alla bocca, dove compaiono precocemente le cosiddette “rughe del fumatore”: piccole linee verticali che si approfondiscono con gli anni e che risultano difficili da correggere, anche con i trattamenti estetici.
Smettere di fumare è il primo, fondamentale passo per interrompere questo processo degenerativo. Dopo poche settimane, la pelle inizia a riacquisire luminosità. Dopo alcuni mesi- sottolinea la dottoressa Mazzotta- la microcircolazione migliora e con essa anche l’elasticità e la capacità rigenerativa della cute. I fibroblasti, che producono collagene ed elastina, tornano ad essere attivi, e la pelle appare più soda e compatta.
Dal punto di vista della medicina estetica, una paziente che ha smesso di fumare risponde molto meglio ai trattamenti rigenerativi, come i biostimolanti, il needling o l’uso di filler specifici. Le rughe periorali – cioè quelle attorno alla bocca – si possono trattare più efficacemente quando non c’è un agente tossico, come la nicotina, a ostacolare il lavoro delle cellule cutanee.
Un altro aspetto interessante è l’effetto che l’assenza di fumo ha sulla colorazione della pelle: scompare quel tono grigiastro tipico delle fumatrici, e si recupera un colorito più rosato e sano. Anche le labbra ritrovano volume e colore, perdendo quell’aspetto spento che spesso le sigarette causano.
Per chi desidera ritrovare un aspetto più giovane e naturale- conclude la specialista- smettere di fumare rappresenta la base di ogni percorso estetico efficace. Non esistono magie né scorciatoie: il primo trattamento estetico è sempre quello che parte da dentro.
La bellezza, dopotutto, è uno stato di benessere visibile. E una donna che sceglie di respirare aria pulita, è una donna che investe sul proprio benessere e sulla cura di sè.